Il carciofo romanesco del Lazio è la denominazione di una cultivar di carciofo derivante dalle cultivar castellammare e campagnano, prodotto nel Lazio. Dal novembre 2002, a livello europeo, la denominazione Carciofo romanesco del Lazio è stata riconosciuta indicazione geografica protetta (IGP). Tali cultivar sono presenti nei territori dei seguenti comuni delle province di Viterbo, di Roma e di Latina: Montalto di Castro, Canino, Tarquinia, Allumiere, Tolfa, Civitavecchia, Campagnano, Cerveteri, Ladispoli, Fiumicino, Roma, Lariano, Priverno, Sermoneta, Pontinia, Santa Marinella, Sezze.
Ricetta - Carciofo romanesco con baccalà
Mettete il baccalà in una ciotola e lasciatelo dissalare sotto l'acqua corrente per almeno 4 ore.
Trascorso questo tempo, toglietelo dall'acqua, asciugatelo tamponandolo con carta assorbente da cucina e ricavatene 4 filetti; privateli della pelle e delle spine, quindi passateli in una miscela preparata con la farina di grano duro e quella 00, alla quale avrete aggiunto anche un pò di sale.
In una capace casseruola fate scaldare abbondante olio e mettetevi a friggere i filetti di baccalà.
Toglieteli con il mestolo forato non appena avranno assunto un colore dorato e poneteli a perdere l'unto in eccesso su carta assorbente da cucina. Teneteli in caldo.
Mondate i carciofi privandoli delle foglie estere e spuntandoli abbondantemente; togliete la parte fibrosa dalla parte del gambo quindi tagliateli a spicchi e passateli nella farina di semola.
In un'altra casseruola scaldate abbondante olio e, non appena sarà molto caldo, friggetevi i carciofi.
Toglieteli con il mestolo forato e ponete anch'essi a perdere l'unto in eccesso su carta assorbente da cucina.
Disponete sui piatti individuali un filetto di baccalà e qualche carciofo, salate leggermente e servite subito, in modo che entrambi siano molto caldi.